Biografia

Foto di Andrea Aschedamini

Il lungo e felice percorso artistico che fa di Cristina Donà una delle voci più originali della scena musicale italiana, inizia nei primi anni novanta. Cristina, che ha contribuito a definire una nuova stagione del rock di matrice mediterranea, è una delle poche artiste italiane capaci di rivaleggiarecon le grandi colleghe che all’estero hanno reinventato il modello di interprete e autrice. Sempre in grado di rinnovarsi, la Donà è divenuta prima punto di riferimento, poi figura ispiratrice per le nuove generazioni di musicisti italiani.

Grazie alle prime performance che la fanno conoscere per la sua voce unica, viene segnalata da Davide Sapienza (al tempo giornalista musicale ora noto scrittore) a Manuel Agnelli degli Afterhours: nasce così la collaborazione che porterà all’album di debutto Tregua(1997), da lui prodotto coinvolgendo musicisti di spicco della nuova scena musicale italiana di allora. I primi riconoscimenti non tardano: il pubblico la accoglie come unappassionante novità, la comunità musicale riconosce il suo esordio sorprendente, la critica le assegna la Targa Tenco per il miglior album di debutto.

Al concerto che la vede vincitrice del festival Max Generationconosce Robert Wyatt, che vota Treguatra i suoi cinque album preferiti per l’influente mensile britannico Mojo. Finito il primo tour nazionale, Cristina completa il materiale che andrà a comporre l’album Nido (1999), dove troviamo collaborazioni importanti (Mauro Pagani, Morgan, Marco Parente e ancora la produzione di Agnelli) suggellate dal “grande uomo magico” Robert Wyatt che interviene in una delle canzoni più amate dal pubblico di Cristina: Goccia.

All’ inizio del nuovo millennio arriva il debutto in libreria con Appena sotto le nuvole(Mondadori). La Targa SIAE del Club Tenco (miglior artista emergente), chiude degnamente l’anno duemila. Nel 2001 viene invitata al Meltdown Festival, alla Royal Festival Hall di Londra: per la prima volta un artista italiano sale sul palco della manifestazione ed è proprio qui che Davey Ray Moor (fondatore dei Cousteau) la vede in azione e le propone una collaborazione. Nel gennaio 2002 Cristina si esibisce allEurosonic Festival di Groningen (Olanda): capisce che il momento è giusto per la sua prima produzione internazionale, e mentre rifinisce i nuovi brani, spontaneamente pensa proprio a Davey Ray Moor per la realizzazione del suo terzo album e della sua versione inglese. Dalla loro collaborazione un anno dopo arriva Dove Sei Tu(2003), registrato tra Italia ed Inghilterra. L’album entra in classifica grazie a tre singoli tra cui “Triathlon”, remixato da Max Casacci dei Subsonica, che va in alta rotazione su MTV.

Dopo un nuovo intenso periodo in tour con la band, il settembre 2004 vede uscire anche in Italia leponimo Cristina Donà” (2004), album in inglese pubblicato in tutto il mondo da Rykodisc International. Billboard Europe parla di produzione finalmente originale uscita dall’Italia, il prestigioso Sunday Times inserisce una canzone (accompagnata da una bellissima recensione) nel cd allegato al giornale, Mojo riconosce l’unicità di canzoni e testi. L’uscita dell’album è seguita da numerose date in Europa (Germania, Francia, Inghilterra, Olanda, Svezia, Belgio) e dall’utilizzo, da parte di un’azienda norvegese, di un suo brano per uno spot televisivo.

Nello stesso anno partecipa ad A.C.A.U. La nostra meraviglia, primo album solista di Gianni Maroccolo (già bassista dei Litfiba e dei C.S.I), progetto che include artisti come Jovanotti, Agnelli, Consoli, Godano, Gazzé, Battiato, Renga, Pelù, Ferretti: la canzone che scrive a quattro mani con Maroccolo, Meloria’s Ballade, diventa il singolo di lancio dell’album. Sempre nello stesso anno Cristina viene invitata a partecipare ad un progetto prestigioso che va sotto il nome di “Soupsongs”, dedicato alla musica di Robert Wyatt capitanato dalla trombonista e arrangiatrice Annie Whitehead e di cui fanno parte la straordinaria voce di Sarah-Jane Morris, e altri nomi prestigiosi della scena jazz inglese. A fine 2004 arrivano il Premio Chatwin come artista nel mondo e la Targa Siae.

Dagli anni passati ad esibirsi dal vivo su prestigiosi palchi nazionali ed internazionali, sperimentando anche nuovi arrangiamenti dei brani e diverse formazioni live, passando per lo splendido tour teatrale “Il suono della Luce” – dove Cristina da sola sul palco duettacon le luci di Massimo Pozzoli, uno dei nostri light designer più stimati e di valore – nascono i presupposti per l’ album che segna il transito al futuro (anche discografico, dopo il passaggio alla Capitol/EMI): La quinta stagione(2007). Per questo lavoro Cristina sceglie un nuovo gruppo di musicisti di cui fa parte il batterista Piero Monterisi conosciuto durante una serata con la PFM per Buon Compleanno Faber dove la cantautrice ha lonore di intonare due capolavori di Fabrizio De Andrè: La canzone di Marinellae Princesa. Scritto tra il 2006 e l’inizio del 2007 La quinta Stagione” è prodotto da Peter Walsh (già produttore di Scott Walker, Peter Gabriel, Simple Minds, the Church, etc) che riesce a ben sintetizzare diversi stili musicali della Donà. Lalbum viene premiato come miglior album italiano del 2007 da Musica&Dischi, con un referendum tra oltre cento giornalisti. Dal vivo Cristina si avvale (oltre che di Piero Monterisi e Stefano Carrara) per la prima volta del bassista Emanuele Brignola che poi la seguirà sempre in tour negli anni successivi.

Nel marzo 2008 esce “Piccola faccia”, che comprende alcuni dei brani più amati del repertorio di Cristina, con l’aggiunta di due affascinanti cover (“I’m in you” di Peter Frampton e “Sign your name” di Terence Trent D’Arby) riletti in chiave acustica. L’intento è quello di far conoscere al pubblico le sue canzoni in una veste più essenziale, una forma espressiva che la cantautrice milanese e i suoi fan, da sempre, amano molto. La nuova interpretazione chitarra-voce viene realizzata con la presenza del talentuoso chitarrista Francesco Garolfi e il brano “Settembre” vede ospite la voce di Giuliano Sangiorgi (Negramaro).

Nell’estate 2010 Marco Paolini invita Cristina a impreziosire la performance di “Uomini e cani”, dedicato a Jack London, davanti a 4000 persone sotto la Presolana, la regina delle prealpi orobiche.

Il 2009 e 2010 sono anni in cui Cristina intreccia la sua vita artistica con l’esperienza della maternità. Elinizio della collaborazione con Saverio Lanza, polistrumentista e produttore, con il quale condivide, per la prima volta nella sua carriera, la composizione della parte musicale di tutti i suoi nuovi brani. Cristina vuole seguire una nuova rotta e con laiuto di Lanza, che ne firma anche la produzione artistica , approda ad un album musicalmente ricco e sfaccettato ma anche lieve e luminoso : Torno a casa a piedi(EMI music 2011). Ne segue un tour importante, lalbum è premiato da un amore sempre crescente del pubblico ed entra al n. 4 delle classifiche di download digitale e nei Top 10 degli album più venduti, anche grazie al notevole airplay ricevuto dal singolo Miracoli.

Il 7 luglio 2011 al Traffic Free Festival di Torino, Cristina ha l’onore di ospitare nella sua session  Francesco De Gregori che duetterà con lei sul singolo Miracoli. A sua volta De Gregori la ospiterà durante il suo concerto cantando insieme a lei svariati brani del suo repertorio. Tra queste il capolavoro La donna cannone, che De Gregori prima di allora non aveva mai cantato in duetto.

Nel 2012 Cristina partecipa con la canzone Agnesealla compilation Tributo a Ivan Graziani. Nel brano proposto la Donà suona con Saverio Lanza e riprende la collaborazione con Cristiano Calcagnile. Nel settembre 2012 il MEI Supersound di Faenza le conferisce il premio come miglior artista live. Alla fine dellanno Cristina compone, sempre insieme a Saverio Lanza, Come non mi hai visto maiuno dei soli due inediti presenti in Irene Grandi & Stefano Bollani lalbum omonimo di cover dei due artisti, uscito per Carosello Records.

In aprile Universo, uno dei brani più noti del suo repertorio, è incluso nella colonna sonora del film Ci vediamo domanicon Enrico Brignano per la regia di Andrea Zaccariello (distribuito da Moviemax).

Nellestate 2013 condivide il palco con lattrice teatrale e cinematografica Isabella Ragonese per Italia Numbers, reading-concerto ideato dalla stessa Isabella con testi di Stefano Massini e Paolo Cognetti.

Per il Festival di Sanremo 2014 compone uno dei due brani presentati da Arisa, Lentamente (Il primo che passa), scritto insieme a Saverio Lanza e Arisa stessa. La Donà firma inoltre altri tre brani per la cantante vincitrice del festival: Dici che non mi trovi mai, Chissà cosa direstie Se vedo te, questultima scelta da Arisa come title track dellintero album.

Nel marzo 2014 partecipa alla riedizione dell’ album Hai paura del buio?degli amici storici Afterhours, collaborando al rifacimento del brano Televisionein un bellissimo duetto con “the friendly Ghost of Robert Wyatt.

Il 24 luglio dello stesso anno, è di nuovo protagonista dell’Estate Fiesolana, ospite di un evento speciale: con i The Waiting Room sale sul palco del suggestivo Teatro Romano e reinterpreta la prima e più famosa tra le opere rock: Tommydegli Who dando ancora una volta prova della sua versatilità.

Dopo un lungo periodo di lavoro e di esplorazione introspettiva, Cristina riemerge nell’autunno dello stesso anno pubblicando, nel giorno del suo compleanno (23 settembre) , Così Vicini. Il nuovo album è composto da dieci canzoni inedite scritte insieme a Saverio Lanza che, come per il suo predecessore Torno a casa a piedine firma anche la produzione artistica.

Cercare, avvicinarsi per poi accorgersi che c’è ancora tanto da scoprire, il bisogno di silenzio, di un colloquio a due. La necessità di un’intimità che abbiamo dimenticato. Eccoci. Se avrete il tempo vi racconterò di me con la gioia di chi si svela dopo un lungo tacere. Sono magie che possono manifestarsi solo quando si è Così Vicini.

E’ così che Cristina decide di presentare al pubblico il suo nuovo album e di raccontarne la genesi: dal Dinamo di Reggio Emilia, il 4 ottobre prende il via lo “Special Acoustic Tour”, una serie di concerti storytelling in duo con Saverio Lanza. A fine anno lIncantautrice torna invece ad esibirsi nelle principali città italiane con la band al completo nello “Special Electric Tour”.

I primi mesi del 2015 sono all’insegna delle collaborazioni importanti: il 12 febbraio esce infatti Un vento senza nome, nuovo disco di Irene Grandi, per la quale Cristina firma sempre con Lanza – i due brani inediti A memoriae Una canzone che non ricordo più”.

Nell’ aprile 2015 il gruppo cantautorale siciliano Dimartino pubblica il terzo album di studio Un paese ci vuole, che vede la partecipazione straordinaria di Cristina ne “I calendari”, piccolo gioiello in chiusura del disco.

Artista dalla poetica densa di immagini e riferimenti al rapporto con la natura, il primo maggio è ospite della rassegna internazionale Elijazzen 2015, in un contesto davvero magico e particolare: l’ arcipelago delle Isole Lofoten, note per lo straordinario patrimonio naturale, nello splendido territorio artico norvegese.

Il 29 settembre dello stesso anno, una giuria composta da oltre duecento giornalisti tra i più rappresentativi in ambito musicale, conferisce a Cristina Donà e Saverio Lanza la prestigiosa Targa Tenco come miglior canzone a Il senso delle cose, secondo singolo estratto da “Così Vicini”, accompagnato da un videoclip scritto e diretto da Giacomo Triglia. Il brano esprime il desiderio di cercare il significato profondo di ciò che accade, al di là delle apparenze. La Targa viene ritirata il 22 ottobre da Cristina e Saverio durante la prima delle tre serate dedicate al Premio Tenco al Teatro Ariston di Sanremo.

Da sempre propensa alle collaborazioni stimolanti e pronta ad affrontare nuove sfide artistiche, Cristina il 14 novembre debutta sul palco del Teatro San Filippo Neri di Nembro (BG) al fianco di Massimo Cotto (voce narrante) e Alessandro AssoStefana (chitarre) con lo spettacolo Rock Bazar, basato sull’ omonima trasmissione radiofonica che Cotto conduce su Virgin Radio, dove Cristina è chiamata a reinterpretare in modo originale e personale brani immortali come Heroesdi Bowie, Sympathy For The Devil” degli Stones, passando per “Ring Of Fire” di Johnny Cash e “Wish You where here” dei Pink Floyd, solo per citarne alcuni.

Il 2016 si apre sotto il segno di Fabrizio De Andrè: il 23 gennaio Dori Ghezzi consegna a Cristina Donà il Premio De Andrè per la reinterpretazione dell’opera del cantautore genovese, per ..aver scelto di portare sul palco, con la sensibilità che da sempre la contraddistingue, Fabrizio De Andrè e le sue anime salve, le vie del campo e il suo inverno. Accompagnata da Saverio Lanza, Cristina incanta il pubblico della Sala Petrassi dell’ Auditorium Parco Della Musica di Roma eseguendo tre brani di Faber ( Rimini, La ballata dell’amore ciecoe La canzone di Marinella) e la sua Universo.

Qualche mese dopo – il 3 marzo – sul palco del Teatro Asioli di Correggio, debutta Amore che vieni amore che vai: Fabrizio De Andrè – Le donne e altre storie, nuovo progetto-omaggio collettivo in cui Cristina si fa interprete e voce delle donne narrate e raccontate da Faber in alcuni dei brani più iconici e rappresentativi della sua poetica. Ad accompagnarla, oltre a Saverio Lanza una piccola orchestrad’eccezione, formata da alcuni dei più importanti musicisti jazz italiani : Rita Marcotulli al pianoforte, Enzo Pietropaoli al basso, Javier Girotto al sax, Fabrizio Bosso alla tromba e Cristiano Calcagnile alla batteria e percussioni.

Il 4 aprile 2016 è alla Colyer-Fergusson Hall dell’Università di Kent, a Canterbury, per un evento unico e specialissimo: dal 2004 Cristina fa parte del progetto Soupsongs, omaggio a Robert Wyatt ideato da Annie Whitehead, trombonista, amica e collaboratrice di lunga data dell’incredibile, mitico e magico artista le cui apparizioni pubbliche sono sempre più rare. Fa eccezione questa straordinaria occasione, alla quale Cristina prende parte interpretando alcuni brani del repertorio wyttiano, durante una conferenza /conversazione con il grande uomo magicoa cura del noto giornalista inglese Gavin Esler

Segue un altro evento speciale, questa volta ideato assieme ad uno dei suoi collaboratori storici oltre che tra i più proliferi ed interessanti batteristi della scena italiana: Cristiano Calcagnile. Il 12 maggio va così in scena a Firenze per il festival FabbricaEuropa Sea Songs, concerto durante il quale Cristina alterna sapientemente alcune delle composizioni degli autori del cuore (Robert Wyatt, Nick Cave, Paolo Conte, Lucio Dalla, Radiohead fra gli altri) alle sue, muovendosi con grazia ed in perfetto equilibrio sul filo conduttore che lega i brani in scaletta: l’acqua. I pezzi vengono riarrangiati per l’occasione dallo stesso Calcagnile, che sceglie di condividere il viaggio, oltre che con Cristina, con musicisti poliedrici e sopraffini, nonché amici, come Lorenzo Corti alle chitarre, Vincenzo Vasi al basso e Theremin , Pasquale Mirra al vibrafono ed il giovane e talentuoso trombettista Gabriele Mitelli.

Qualche mese dopo arriva un altro importante riconoscimento, il terzo in meno di un anno: il 15 luglio a Santa Margherita Ligure, Cristina ritira infatti il Premio Bindi alla Carriera, conferitole per la sua predilezione per la qualità e per i contenuti, per una cifra stilistica che si concentra sulla sostanza e sulla forza di parole e musica. Una cantautrice che più di molte altre può essere considerata lemblema della canzone dautore al femminile e sicuramente una delle voci più originali della scena musicale italianacome spiega Enrica Corsi, ideatrice della manifestazione giunta alla sua undicesima edizione.

In estate e nell’ultima parte dell’anno Cristina continua a calcare i palchi delle più importanti città italiane dividendosi felicemente tra Rock Bazar, Italia Numbersreading spettacolo con lamica attrice Isabella Ragonese e Amore Che Vieni, Amore Che Vai Fabrizio De Andrè , le Donne e altre storie.

Nel 2017 il lungo e luminoso percorso artistico di Cristina Donà taglia un traguardo importantissimo, quello dei vent’anni. Nel 1997 veniva infatti pubblicato il suo folgorante album di debutto Tregua. Per questo specialissimo compleannoCristina confeziona un regalo prezioso: un tour dedicato, con una scaletta incentrata principalmente su Tregua(che verrà eseguito per intero), arricchita da cover insolite di grandi artisti italiani ed internazionali con le quali Cristina ama da sempre cimentarsi, oltre che da brani simbolo della sua carriera.

Voglio festeggiare l’affetto che il pubblico mi ha riservato a partire dal mio primo album; l’accoglienza che ebbe subito, appena uscito; l’influenza che Tregua e la mia musica hanno avuto su molti artisti delle nuove generazioni.

Sul palco con lei porterà alcuni dei musicisti presenti già allora, come Cristiano Calcagnile alla batteria (che si occuperà anche di vestirei brani con nuovi arrangiamenti) e Lorenzo Corti alle chitarre , ai quali si aggiungono Danilo Gallo al basso e Gabriele Mitelli alla tromba.

La festa continua con un altro importante appuntamento: il 15 settembre esce infatti una riedizione specialissima di Treguache prende il titolo di Tregua 1997-2017 Stelle Buonecon la quale Cristina decide di rimettere in gioco il suo disco di debutto, affidandone i brani ad eccezione di Stelle Buoneche lei stessa reinterpreta nel nuovo arrangiamento di Alessandro AssoStefanaa dieci artisti della nuova generazione, invitandoli a rileggere in totale libertà le sue canzoni, intonando alcune parti di testo con loro e misurandosi con nuove visioni, nuovi arrangiamenti e nuove personalità vocali.

Io & la Tigre, Birthh, Sara Loreni, Chiara Vidonis, Simona Norato, Blindur, Zois, Il Geometra Mangoni, La Rappresentante di Lista e Sherpa sono i dieci giovani artisti, le Stelle Buonedi questa speciale esperienza di condivisione e di mutazionediscografica. Condivisione che si materializzerà fisicamente anche sui palchi dei più prestigiosi club della penisola: le dieci Stelle Buoneapriranno infatti le date della seconda tranche di concerti dedicati al ventennale, che si snoderanno fino alla fine dell’anno.

L’inizio del 2018, quasi a compensare la precedente esperienza, porta con sé l’esigenza di un percorso più intimo ed essenziale:

Quando scrivo una canzone, solitamente, utilizzo pochi colori…uno strumento una chitarra o un piano e delle parole che cercano una melodia. Mi piace, di tanto in tanto, riportare le mie canzoni alla loro forma primordiale, guardandone lo scheletro, l’ossatura che le sostiene, per godere della loro essenza. Mi piace guardarle in controluce.

E proprio Canzoni in Controluce” è il titolo del nuovo progetto live che vede Cristina protagonista in duo con Saverio Lanza.

La dimensione acustica minimale e gli arrangiamenti volutamente scarni ed essenziali vengono in alcune occasioni incorniciati ed impreziositi da contesti suggestivi, affascinanti ed inusuali : il concerto al tramonto ai piedi di Rocca Calascio per il festival Paesaggi Sonori, quello all’alba sulla spiaggia di Riccione per Albe in Controluce, o quello a 2600 mt di quota – sul Ghiacciaio Presena – all’ interno di un igloo costruito appositamente (come le due chitarre suonate da Cristina e Saverio, di ghiaccio anche quelle) per l’ “Ice Music Festivaldall’ artista del ghiaccio Tim Linhart, ne sono esempi tangibili. In altre selezionate occasioni il concerto si arricchisce della magica e profonda sontuosità di improvvisazioni corali (ideate e dirette dallo stesso Lanza e tratte dal suo progetto sperimentale Vocazioni) grazie alla partecipazione straordinaria del Coro G al Planetario di Pino Torinese per Song For Stars, del Coro Animae Voces al Chiostro del Brunelleschi di Firenze per il Festival Genius Loci” e della Corale Nostra Signora di Fatima al Teatro Petrella di Longiano.

Il 2018 vede inoltre rinnovarsi la collaborazione di Cristina con una delle realtà musicali più colorate e strabilianti degli ultimi anni: la Banda Rulli Frulli. Già sostenitrice e protagonista del lavoro precedente del particolarissimo ensemble modenese (Il Mare Dalla Luna del 2017), la Donà canta in Tu chi sei?(di cui firma anche il testo) e, insieme a Tommaso Cerasuolo dei Perturbazione, è autrice e voce del brano che dà il titolo al nuovo album della Banda: Arcipelago.

Nel luglio dello stesso anno, a Bologna, si realizza un desiderio cullato a lungo: un concerto a due con Ginevra Di Marco. Dopo anni di sincera amicizia, stima reciproca, progetti discografici e palchi condivisi con lo spettacolo itinerante Stazioni Lunari(ideato da Francesco Magnelli e dalla stessa Di Marco), le due artiste si presentano per la prima volta insieme con un live che vede miscelarsi armoniosamente brani dei repertori di entrambe. Replicheranno a poco più di un mese di distanza, a Comacchio. Ma il palco non basta: l’ entusiasmo e la gioia della condivisione, uniti ad un forte sentire comune, portano Cristina e Ginevra a voler andare oltre, a voler fermarequesta importante comunione artistica ed umana. Nasce così in maniera del tutto naturale e spontanea l’idea e di un intero tour insieme e il progetto di un disco.

Lalbum, intitolato semplicemente Ginevra Di Marco & Cristina Donà e pubblicato il 3 giugno 2019, ha come tema di fondo il camminare– passione in comune delle due artiste – e si compone di tre canzoni inedite (Un passo alla volta, Camminaree Confine) e di altri brani, scelti dai rispettivi repertori, per loccasione totalmente riarrangiati e reinterpretati. Il disco è stato registrato, prodotto e duplicato sia in cd che in vinile grazie ad una fortunata e partecipatissima campagna di crowdfunding.

Abbiamo scelto di condensare in una manciata di canzoni il nostro vissuto, ovvero il passato che ci ha nutrite e fatte incontrare, e il presente, affinché la fotografia di questo disco fosse più ricca e rispettosa possibile di un sentire comune. Per questo, oltre a mescolare le nostre voci su brani che fanno parte dei nostri rispettivi repertori, abbiamo deciso di scrivere nuove canzoni per rappresentare lessere qui oggi, scoprendo una passione comune: il camminare. Da lì siamo partite per raccontare in musica il senso del cammino: cammino come gesto quotidiano, come scoperta di sé nella natura, come risorsa ma anche come metafora, come osservazione del cammino altrui che spesso è fatica e sofferenza, il cammino di chi cerca una realtà migliore per sopravvivere, il cammino dellessere madri. Camminare come spinta propulsiva verso la vita, la curiosità, il viaggio, la conoscenza, il tentativo di renderci in ogni esperienza persone migliori.

Il 28 giugno – dal Lilith Festival di Genova – parte il tour che vede sul palco, assieme a Cristina e Ginevra, i capitani di lungo corsoe compagni di sempre: il gruppo stabile di Ginevra con Francesco Magnelli (piano, magnellophoni), Andrea Salvadori (chitarra, tzouras) e Luca Ragazzo (batteria) ai quali si aggiunge Saverio Lanza (chitarra, basso), produttore e coautore degli ultimi dischi di Cristina.

Ad ottobre, sul palco del teatro Masini di Faenza, le due artiste vengono insignite del Premio Speciale MEI, a suggello di una collaborazione e di un progetto capaci di esaltare e valorizzare lalleanza e la creatività femminile.

Con il 2020 arriva per Cristina, su suggerimento di Maurizio Busia di Fabbrica Europa (già promotore di SeaSongs), unaltra stimolante ed entusiasmante sfida: la contaminazione con un universo espressivo fino ad allora inesplorato, quello della danza.

Loccasione propizia si presenta nei primi mesi dellanno grazie allincontro con il coreografo, danzatore e ricercatore Daniele Ninarello: nasce così “Perpendicolare, un affascinante e naturale innesto tra il mondo musicale di Cristina e la danza di Daniele. Al loro fianco, a plasmare e cucire il tutto con arrangiamenti inusuali e visioni sonore inedite, ancora una volta Saverio Lanza.

Lo spettacolo si basa sulla conversazione tra i rispettivi territori dappartenenza e mescola brani già editi a nuovo materiale, appositamente creato. Un viaggio che il corpo compie attraverso le sue infinite possibilità di espressione: canzoni che risuonano nei corpi, movimenti che fioriscono dalle parole e dai suoni.

Dopo averne presentato un breve estratto a metà giugno ai Teatri di Vita di Bologna (appuntamento che segna il ritorno di Cristina ad esibirsi dal vivo dopo la lunga pausa forzatadettata dallemergenza Covid-19), lo spettacolo debutta ufficialmente il 1 agosto a Bassano del Grappa, per il Festival Operaestate, al quale seguiranno numerose repliche nei maggiori festival di danza contemporanea del nostro paese.

In questi tempi di orizzonti opachi e idee confuse, ho cercato il modo migliore per raccontarvi della mia nuova creatura: una creatura selvatica, che osserva gli esseri umani con la testa un poinclinata e gli occhi spalancati, nellintento di comprendere meglio chi siamo. Come avrete capito sto parlando del mio nuovo album, che finalmente ho terminato di scrivere insieme al fantasmagorico produttore, musicista, amico, Saverio Lanza.

Il 12 febbraio 2021 – dalla piattaforma Produzioni dal Basso – Cristina parla per la prima volta al pubblico (dopo aver lanciato nei mesi precedenti uno speciale countdown attraverso dei post-indizi condivisi sulla sua pagina FB) di deSidera, il suo nuovo album di inediti , per la cui realizzazione sceglie di affidarsi ancora (dopo la fortunata avventura dedicata al disco con Ginevra Di Marco) al rivoluzionario mezzo del crowdfunding.

Oltre al disco (in formato digitale, cd e vinile), ricompense classichee altre studiate appositamente per loccasione, Cristina riserva unulteriore novità ai sostenitori della campagna: una web-app a lei dedicata, battezzata DonÀPPpensata per rendere ancora più diretta la connessione con il proprio pubblico. Una vera e propria corsia preferenziale attraverso la quale poter ricevere contenuti inediti, in esclusiva o in anteprima realizzati ad hoc.

La scelta del crowfunding si rivela vincente: il pubblico risponde con grande partecipazione ed entusiasmo e lobiettivo da raggiungere viene ampiamente superato in tempi record.

La campagna termina l11 aprile, con risultati strabilianti.

Il 23 aprile, in esclusiva su Sky e Now, arriva ANNAattesa miniserie diretta da Niccolò Ammaniti, adattamento per la tv del suo romanzo omonimo edito da Einaudi nel 2015.

Ed è “Settembre, uno dei brani manifesto della Donà, tra i più suggestivi ed emblematici de La Quinta Stagione, che lo scrittore e regista sceglie come sigla di apertura di “Anna”, racconto distopico di un mondo distrutto: una fiaba per adulti che narra lincredibile viaggio che la giovanissima protagonista dovrà intraprendere fra le rovine della civiltà, in una Sicilia post apocalittica, in cerca di un futuro possibile per sé e per il fratellino, in un mondo senza più adulti.

Il brano ben rappresenta la giusta espressione delle atmosfere che suggerisce il racconto e suona come linvito ad un ascolto più consapevole di sé e del mondo, una traccia in cui la Natura si fa protagonista di un viaggio necessario per scoprire linteriorità umana.

Per loccasione Cristina ne rilascia una nuova particolare versione (Theatre Version ), resa disponibile su tutti gli store digitali per letichetta Fenix Music ed in esclusiva per i sostenitori della campagna crowdfunding in formato 45 giri blu (edizione limitata con copertina disegnata dalla stessa Cristina, che contiene anche una rilettura Theatre Version di Universo).

Bisognerà invece attendere il 4 giugno per poter ascoltare Desiderioprimo estratto da deSidera( la cui release è accompagnata da una video-opera diretta da Diego Gavioli) ed il 1 luglio per la prima data del tour (tuttora in corso) che anticipa luscita del nuovo album, che arriva a sette anni di distanza dallultima pubblicazione discografica. Un album dai tratti marcati, dalle pennellate forti, stratificato e certamente identitario, frutto di un lavoro meditato e accorto. Lo spettacolo propone alcuni estratti da deSidera, presentati in anteprima, e brani di repertorio in una rinnovata veste. Si alternano versioni minimali a echi di elettronica preistorica. Cristina sale di nuovo sul palco con Saverio Lanza produttore e coautore dei suoi ultimi album: unesibizione in duo per un disco scritto a quattro mani.

Luscita di deSidera è prevista per il 3 dicembre 2021.